Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini

ArcheoDB: anche i ritrovamenti archeologici entrano nella mappa del patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna

Data:
15 Settembre 2022

La conoscenza del patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna si arricchisce di un nuovo tassello messo a disposizione di tecnici, studiosi, cittadini. È stato infatti pubblicata sul portale cartografico interattivo www.patrimonioculturale-er.it, curato dal Segretariato Regionale del Ministero della Cultura e noto semplicemente come “WebGIS”, una mappatura dei siti in cui interventi di scavo o scoperte fortuite hanno permesso di verificare la presenza o meno di rinvenimenti archeologici.

Un progetto sperimentale, chiamato ArcheoDB, proposto dalle Soprintendenze dell’Emilia-Romagna e sviluppato dal Segretariato in stretta collaborazione con loro e con il progetto del Geoportale Nazionale dell’Archeologia sviluppato dall’Istituto Centrale per l’Archeologia, rispetto a cui ArcheoDB opera come punto di raccolta e armonizzazione dei dati su tutto il territorio regionale.

Un grande impegno cresciuto in tempo di pandemia, in cui si sono destinate energie alla digitalizzazione dei dati presenti negli archivi delle Soprintendenze, e ora aperto alla collaborazione di tutti i professionisti che operano sul campo, che potranno riutilizzare le informazioni relative ai siti archeologici già censiti e aggiungere quelle mancanti derivanti dal loro impegno professionale. Diventa così possibile inserire ogni informazione georeferenziata su una mappa che si aggiorna costantemente, evitando duplicazioni degli sforzi e mettendo immediatamente a disposizione della comunità tecnica e scientifica le acquisizioni, in un’ottica di trasparenza e continuo miglioramento.

Oggi i siti censiti sono già quasi 6000, ma la ricognizione dei dati d’archivio è in corso e ancora assolutamente non esaustiva delle informazioni disponibili, anzi vede intensificarsi l’impegno a proseguire nell’inserimento dei siti, con una speciale attenzione ai territori inizialmente non coinvolti nella sperimentazione. È da sottolineare in tal senso la grande disponibilità che si sta registrando da parte dei professionisti che operano nel settore e da cui potrà derivare un contributo fondamentale alla digitalizzazione delle informazioni già in fase di consegna della documentazione di scavo. Un prima informazione sintetica dei risultati più recenti delle ricerche potrà così essere messa subito a disposizione della comunità.

Infine tutti i dati sono al servizio dei nuovi strumenti di pianificazione urbanistica attualmente in fase di redazione, grazie ai formati open che ne favoriscono il riuso.


Per informazioni

Dott.ssa Ilaria Di Cocco
Responsabile Paesaggio e cartografia
MiC – Segretariato regionale per l’Emilia-Romagna
sr-ero.webgis@cultura.gov.it

Ultimo aggiornamento

22 Gennaio 2024, 12:04