Archivio fotografico
L’archivio fotografico raccoglie la documentazione risultante dall’attività di tutela svolta dalla Soprintendenza sul territorio, insieme ad alcuni preziosi fondi acquisiti dall’esterno. Tra questi, il più significativo è il gruppo di 846 lastre fotografiche su vetro (al collodio o alla gelatina) databili tra 1865 e 1885 e denominate “Fondo Santa Teresa”, che unite ad altre 5525 lastre eseguite fino al 1928 costituiscono un nucleo di eccezionale valore documentario. Molte di queste lastre sono assegnabili all’attività di Luigi Ricci, pittore e scenografo ma soprattutto fotografo con un proprio stabilimento, aperto a Ravenna nel 1866.
Fin dalla creazione nel 1897 sotto la guida di Corrado Ricci, figlio di Luigi, la Soprintendenza si è servita di un laboratorio e di un archivio per la gestione delle fotografie, essenziali per documentare i restauri o i siti di interesse sul territorio, inizialmente ristretto alla città di Ravenna, dal 1910 ampliato alle province di Ravenna, Ferrara e Forlì.
La tipologia di materiale fotografico conservata in archivio è estremamente varia: oltre alle lastre, si stimano più di 300.000 positivi fotografici, circa 175.000 negativi su pellicola, più di 40.000 diapositive su vetro e su pellicola e innumerevoli immagini digitali su vari supporti. Alcuni dei positivi sono stati acquisiti da celebri ditte del settore, come Alinari e Anderson.
Dal punto di vista tematico i soggetti più interessanti riscontrabili in archivio sono diverse fotografie relative ai presidi attuati nel corso della Prima e Seconda Guerra Mondiale per la protezione dei monumenti, così come le ricognizioni dei danni bellici, alcuni suggestivi scatti fotografici della pineta romagnola, un nucleo sugli oggetti dell’attuale Museo Nazionale, oltre a una raccolta iconografica sui monumenti bizantini di Ravenna pressoché ininterrotta dall’inizio del Novecento fino ai giorni nostri.
In questi ultimi anni le attività riguardanti l’archivio si concentrano sulle problematiche della sua conservazione e gestione, con progetti di digitalizzazione, catalogazione e riordino secondo gli standard ministeriali.
Ultimo aggiornamento
14 Marzo 2024, 14:39