Servizio educazione e ricerca
Il Servizio Educazione e Ricerca è stato costituito in stretta connessione con l’ampia attività didattica e documentale che nel Laboratorio di Restauro si è sempre svolta a partire dagli anni ottanta. Progetti culturali divulgativi sono stati ideati per fruitori di ogni età con particolare predilezione all’età scolare e implementati sul modello diffuso da Bruno Munari che ha sempre affermato che la partecipazione attiva e il gioco sono i motori che permettono alla cultura di permeare e diffondersi con piacere.
La maggior parte dei più importanti progetti di restauro attuati dalla Soprintendenza sono infatti confluiti e strettamente connessi con interessanti progetti di valorizzazione. La documentazione e la diffusione dei dati appartenenti ad un bene culturale rappresentano proprio un atto dovuto ad un bene materiale e immateriale che testimonia il nostro passato. L’intervento di restauro stesso deve costituire un pretesto per ampliare le nostre conoscenze.
L’impegno nella didattica e la recente riforma che ha definito le modalità dell’insegnamento nella formazione della figura del restauratore di beni culturali, ha permesso di avviare una stretta collaborazione tra il nostro Istituto e l’Università degli Studi di Bologna. Dal 2013 è stata stipulata tra le parti una Convenzione che ha permesso l’attivazione del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, Classe LMR/02. Il corso è caretterizzato dai percorsi formativi professionalizzanti PFP1 “Materiali lapidei e derivati; superfici decorate dell’architettura” e PFP 4 “Materiali e manufatti ceramici e vitrei; materiali e manufatti in metallo e leghe”. L’attività della Soprintendenza di Ravenna nella formazione di giovani restauratori ha radici profonde, perché inizia nel lontano 1984 con l’istituzione della Scuola per il Restauro del Mosaico di Ravenna. La Scuola, rimasta attiva fino al 2009, fu testimonianza di un momento storico che si tradusse in un bagaglio di conoscenze tecnico-scientifiche e artigianali nella conservazione del mosaico probabilmente unico in Italia. Riscontrando un chiaro segnale di continuità nel suo impegno nel campo della formazione e della tutela del patrimonio, la Convenzione attualmente in corso si propone di integrare nel percorso di studi, le competenze tecnico-scientifiche con quelle metodologiche e pratiche, mettendo a disposizione attrezzature e personale specializzato nello svolgimento dell’attività didattica laboratoriale. La Soprintendenza inoltre è impegnata nel reperimento e nell’individuazione di materiali e manufatti da destinare all’attività didattica, qualificabili come beni culturali ai sensi del D.Lgs. 42/2004 e del D.M. 87/2009, così come previsto per l’accreditamento delle istituzioni formative e per la vigilanza sull’insegnamento in materia di restauro.
La documentazione dei cantieri di restauro del corso è attuata sul sistema informatico SiCAR
> SiCAR – presentazione
> SiCAR – Accesso al sistema
Offerta formativa del Servizio Educazione Ricerca
> Sed – Offerta formativa
Ultimo aggiornamento
13 Marzo 2024, 14:37